Scia e Scia alternativa al permesso di costruire: le nuove regole per gli interventi edili
Scia e Scia alternativa al permesso di costruire: le nuove regole sui titoli abilitativi direttamente nel testo unico dell’edilizia (dpr 380).
Il Consiglio dei Ministri n. 120 del 15 giugno 2016 ha approvato preliminarmente il nuovo “decreto Scia 2” in attuazione della delega di cui all’articolo 5 della legge 7 agosto 2015, n. 124, in materia di semplificazione in edilizia.
La bozza di decreto disciplina in maniera precisa gli interventi realizzabili mediante Scia (Segnalazione certificata di inizio attività) e mediante Scia alternativa al permesso di costruire (la vecchia super-DIA), modificando espressamente alcuni articoli del dpr 380/2001 (testo unico edilizia).
Interventi edili realizzabili con Scia
La bozza di decreto modifica l’art. 22 del dpr 380/2001 e definisce i seguenti interventi realizzabili mediante Scia.
In particolare, si potranno realizzare mediante Scia:
- interventi di manutenzione straordinaria sulle parti strutturali degli edifici
- interventi di restauro e risanamento conservativo sulle parti strutturali degli edifici
- interventi di ristrutturazione edilizia che non comportino:
- modifiche di volumetria
- cambio di destinazione d’uso nei centri storici
- cambio di sagoma degli edifici vincolati
Resta invece necessario assoggettare a Cila (Comunicazione di inizio lavori asseverata da tecnico abilitato) la modifica della destinazione d’uso dei locali adibiti ad esercizio di impresa e tutti gli interventi non ricompresi in quelli che necessitano della Scia e del permesso di costruire.
Interventi edili realizzabili con Scia alternativa al permesso di costruire
Al posto della Super-DIA, cioè Dia alternativa al permesso di costruire, debutterà la Scia alternativa al permesso di costruire.
In particolare, gli interventi realizzabili con Scia alternativa al permesso di costruire sono:
- interventi di ristrutturazione che implicano modifiche sostanziali come variazioni alla volumetria e ai prospetti
- cambio di destinazione d’uso degli edifici nel centri storici
- cambio di sagoma degli edifici vincolati
- interventi di nuova costruzione o ristrutturazione urbanistica disciplinati da piani attuativi e accordi negoziali che contengono precise disposizioni plano-volumetriche, tipologiche, formali e costruttive
- interventi di nuova costruzione in diretta esecuzione di strumenti urbanistici generali recanti precise disposizioni plano-volumetriche
FONTE: “BibLus-net by ACCA – biblus.acca.it“
- Condividi con i tuoi amici!