Tari 2015: in arrivo i bollettini
L’invio dai Comuni con bilancio di previsione chiuso al 30 luglio.
Premessa – Molti contribuenti si ritrovano a oggi senza ancora aver ricevuto dal Comune, i bollettini precompilati necessari per il versamento della Tari 2015 (Tassa rifiuti).
La Tari è una delle componenti della IUC (Imposta Unica Comunale), che ingloba anche la Tasi e l’IMU. Tuttavia, rispetto all’IMU e alla Tasi, segue un sistema di versamento diverso. Infatti, mentre l’IMU e la Tasi sono versate dal contribuente in autoliquidazione (sono cioè calcolate e versate dal contribuente stesso), la Tari è versata attraverso gli avvisi di pagamento inviati dal Comune stesso al contribuente.
Il calcolo della Tari, dunque, è eseguito direttamente dal Comune e il legislatore ha voluto che fosse così data la complessità del procedimento che potrebbe avere come conseguenza un’elevata percentuale di errori qualora fosse il contribuente stesso ad autoliquidarla.
Si ricorda, infatti, che la Tari si compone di una parte fissa e di una parte variabile, ed è stabilita da ogni singolo Comune con apposita delibera. Per il calcolo si tiene conto di alcuni parametri, quali: il numero di componenti occupanti l’immobile, la superficie dell’immobile, il tipo di attività svolta (per le utenze non domestiche).
Con la liquidazione corretta eseguita direttamente dal Comune, si evita, dunque, la necessità di provvedere ad un successivo recupero delle somme non versate o al rimborso di quanto eventualmente versato in più.
L’iter di pagamento – Come anticipato, il Comune di ubicazione dell’immobile, provvede a liquidare la Tari ed invia l’avviso di pagamento al contribuente. Le modalità di pagamento e le scadenze per il versamento sono fissate dalla stessa delibera con cui il Comune stabilisce i parametri per il calcolo della tassa. In merito alle scadenze di versamento, il Comune in genere concede la possibilità al contribuente di versare in unica rata oppure in più rate (ad esempio due, tre o quattro rate). Riguardo invece le modalità di pagamento, lo stesso avviso inviato dal Comune (tramite posta semplice o PEC dove possibile) contiene i bollettini già precompilati o le indicazioni per il versamento tramite modello F24.
In genere, qualora il contribuente non dovesse provvedere al versamento della tassa nei termini e nelle modalità riportate nell’avviso di pagamento ricevuto, segue un sollecito di pagamento dal parte del Comune stesso, in cui si richiede il versamento in unica soluzione entro un certo termine. Solo, qualora, nonostante il sollecito, il contribuente non versi quanto dovuto, il Comune metterà in moto l’iter del contenzioso recuperando le somme tramite avviso di accertamento.
I Comuni con bilancio di previsione chiuso il 30/07 – Alcuni contribuenti, non ancora hanno ricevuto gli avvisi di pagamento per procedere al versamento della Tari 2015. Si tratta dei proprietari (o detentori) di immobili situati in Comuni che hanno chiuso il bilancio di previsione il 30 luglio scorso.
Lo stesso 30 luglio rappresenta, infatti, anche il termine entro il quale il Comune può adottare la delibera Tari, proprio sulla base del bilancio previsionale 2015 approvato.
Per i Comuni siciliani, il termine ultimo per l’approvazione del bilancio previsionale è invece fissato al prossimo 30 settembre.
Entro i prossimi giorni (o anche dopo il 30/09 per i comuni siciliani), dunque, occorre attendersi la ricezione degli avvisi di pagamento.
FONTE: fiscal-focus.info