Osservatorio sulle partite Iva, a maggio +9% rispetto al 2014
L’incremento evidenziato dal dipartimento delle Finanze è dovuto, in parte, alla nuova normativa sull’Imu dei terreni che prevede agevolazioni per gli imprenditori agricoli.
Balzo in avanti per le partite Iva. Nello scorso mese di maggio ne sono state aperte 48.103, con un aumento del 9% rispetto allo stesso mese dello scorso anno. A renderlo noto è il dipartimento delle Finanze nella consueta sintesi mensile del suo Osservatorio.
Analizzando i dati per settore produttivo, emerge che il maggior numero di richieste è arrivato dal commercio (21,3% del totale), ma l’aumento più significativo viene dall’agricoltura (+104,8%); un incremento dovuto, in parte, alle novità relative all’Imu sui terreni agricoli, che prevedono agevolazioni per gli imprenditori professionali del settore. Su anche la sanità (+13,5% e i servizi (+7,4%). In calo, invece, le le attività artistiche e sportive (-13,1%), finanziarie (-12,1%) e professionali (-7,7%).
La ripartizione territoriale premia il Sud e le isole, dove è stato registrato il 40,7% delle nuove aperture; leggermente inferiore la percentuale del Nord (38%), mentre il Centro si è fermato al 21,1%. Tra le regioni, gli aumenti più evidenti sono stati registrati in Calabria (+77,4%), Puglia (+61,6%) e Molise (+46,1%); al contrario le flessioni più marcate si registrano nella Valle d’Aosta (-13,1%), in Sardegna (-5,3%) ed Emilia-Romagna (-3,7%).
Per quanto riguarda la natura giuridica, ad aprire le partite Iva sono state, nella maggior parte dei casi, persone fisiche (75,3%) e società di capitali (19,2%), mentre meno di una su cinque è legata a una società di persone (4,7%) e non raggiungono neanche l’1% i “non residenti” e le “altre forme giuridiche”. Confrontando i dati con lo stesso periodo dello scorso anno, emerge un aumento di aperture per le persone fisiche (+12%) e le Sc (+5,7%); le società di persone, invece, continuano a calare (-13,7%) anche per le recenti norme che agevolano l’apertura di società di capitali a responsabilità limitata.
Tra le persone fisiche, ad aprire le nuove partite Iva sono soprattutto gli uomini (62,1%) e i giovani fino ai 35 anni (42,4%), mentre, nel confronto tra maggio 2015 e maggio 2014, spicca l’incremento nelle fasce di età più alte, come quella degli ultrasessantacinquenni che ha fatto segnare addirittura un +140%, frutto, anche in questo caso, delle novità Imusui terreni agricoli.
Dal dipartimento delle Finanze, infine, sottolineano che, nello scorso mese di maggio, 11.708 soggetti hanno aderito al nuovo regime forfetario (circa il 24,3% del totale delle nuove aperture), mentre in 891 hanno scelto il regime fiscale di vantaggio, aderendo alla possibilità di opzione tra i due regimi prevista del decreto “milleproroghe” (Dl 192/2014) per l’anno in corso, visto che, da gennaio 2016, resterà in vigore solo il regime forfetario.
FONTE: fiscooggi.it