730: ufficiale la proroga al 23 luglio
È ormai in dirittura d’arrivo l’approvazione del DPCM che fa slittare i termini di presentazione del 730 dal 7 al 23 luglio. Il rinvio dal 7 al 23 luglio dovrebbe riguardare soltanto i Centri di assistenza fiscale (Caf) e gli intermediari abilitati. Niente proroga dunque per i contribuente che presentato direttamente il 730.
La proroga è stata concessa a condizione che i Caf e gli intermediari spediscano entro il 7 luglio l’80% delle dichiarazioni. In sostanza, i Caf potranno inviare all’Agenzia non più del 20% delle dichiarazioni complessive lavorate nel periodo della proroga.
E ciò per evitare che ci sia un accumulo nella fase finale e anche per consentire comunque ai contribuenti che hanno già fatto la dichiarazione di ottenere l’eventuale rimborso già a luglio.
Le necessità della proroga – Le difficoltà del nuovo modello 730 precompilato (ancora in fase «sperimentale» per quest’anno) affrontate da contribuenti, Caf e commercialisti e la continua ricerca alla soluzione di problemi sembrano aver indotto a riformulare le scadenze per la presentazione dei modelli.
Tale proroga era già attesa nel Dpcm sulla proroga dei versamenti di UNICO 2015. Così non è stato. Si è dovuto attendere qualche giorno in più.
Abbiamo già segnalato su queste pagine aspetti positivi e negativi della proroga.
Se da un lato si consentirebbe agli intermediari di fronte alle proprie scadenze, dall’altro potrebbe causare complicazioni per la liquidazione dei rimborsi da 730.
Infatti, l’erogazione dei rimborsi in busta a paga a luglio per chi risultasse a credito slitterebbe ad agosto e si dovrà fare i conti con il ridotto personale presente negli uffici a causa delle ferie estive.
Si ricorda infatti che attualmente la restituzione dell’Irpef a credito è effettuata dal sostituto a partire dal mese di luglio. Sugli onorari versati in tale mese, il sostituto d’imposta deve provvedere ai rimborsi Irpef o trattenere le somme o le rate, se è stata richiesta la rateizzazione, dovute a titolo di saldo e primo acconto Irpef, di addizionali regionale e comunale all’Irpef, di acconto del 20 per cento su taluni redditi soggetti a tassazione separata.
Per i pensionati è previsto che le sopraesposte operazioni vengono messe in pratica dal mese di agosto o di settembre anche nel caso in cui sia stata richiesta la rateizzazione.
FONTE: fiscal-focus.info