730: la tariffa varia in base alla complessità
Il mod. 730 cartaceo gratuito già compilato dal contribuente e consegnato al Caf per la trasmissione alle Entrate non è più previsto. Essendo stata introdotta la possibilità di usufruire gratuitamente del nuovo 730 precompilato on-line, chiunque si rivolgesse a un Caf lo fa per ottenere assistenza nella compilazione e nella trasmissione del 730. Da quest’anno, infatti, la gratuità non è più citata nemmeno nelle istruzioni al 730 e i Caf applicheranno una tariffa media di 41 euro che scende a 30 euro per gli iscritti. Tale costo in più si identifica con una protezione extra del visto “pesante”.
Nella molteplicità delle forme (singolo, precompilato, ordinario, con assistenza o correzioni, «complesso»), il modello 730 del 2015 appare nei tariffari del Caf con vesti diverse per identificare la modalità di compilazione e i relativi costi a carico dei contribuenti che richiedono assistenza fiscale.
Le nuove tabelle che i Caf hanno redatto sono dovute al fatto che questi dovranno apporre il visto di conformità sui documenti visionati assumendosi così al posto del contribuente la responsabilità di quanto inserito.
Da quest’anno inoltre la responsabilità dei Caf è stata aumentata rispondendo in prima persona in caso di accertamento non solo per le sanzioni e interessi, ma anche per l’imposta, purché il visto infedele non sia stato indotto dal comportamento doloso o gravemente colposo da parte di quest’ultimo. Resta fermo il controllo nei confronti del contribuente in merito alla sussistenza delle condizioni soggettive che danno diritto alle detrazioni / deduzioni / agevolazioni.
Alcuni Caf prevedono una situazione semplice in cui si riconosce una tariffa per il 730 uguale per tutti i clienti, con eventuale sconto sul secondo contribuente se si compilerà il 730 congiunto.
Altri invece, prevedono un’articolazione dei prezzi molto più complessa: c’è infatti chi programma tariffe scaglionate per fasce di reddito che vanno da un minimo di 26 a un massimo di 106 euro, considerando eventuali sconti per gli iscritti e singole compilazioni di righi nel dichiarativo (due euro per ogni fabbricato in più oltre i primi tre, 10 euro in più se la dichiarazione è «complessa», e così via).
Le tariffe, ad ogni modo, risultano differenti sia per quanto attiene la compilazione della dichiarazione in forma ordinaria che di quella precompilata.
Inoltre «Ogni realtà ha le sue tariffe – afferma Valeriano Canepari, presidente della consulta dei Caf – diversificate da provincia a provincia. A livello nazionale confermiamo la direttiva che invita a non apportare ritocchi incrementali significativi e a modulare i costi in base alla complessità della dichiarazione».
FONTE: fiscal-focus.info