Rifiuti Pericolosi. Dal 18 Febbraio al via la nuova procedura di classificazione
A partire dal 18 febbraio 2015 è in vigore la nuova procedura per la corretta classificazione dei rifiuti pericolosi, con pesanti sanzioni e nuove procedure per produttori e gestori.
La nuova disciplina della classificazione dei rifiuti è contenuta nel Decreto Competitività (D.L. 91/2014), con particolare riferimento alla distinzione fra quelli pericolosi e non.
Nel provvedimento, infatti, sono elencati i principi di classificazione dei rifiuti che viene effettuata dal produttore assegnando ad essi il competente codice CER, prima che il rifiuto sia allontanato dal luogo di produzione.
Tre sono i casi che possono verificarsi:
- i rifiuti caratterizzati da un codice CER con asterisco, denominati pericolosi in “assoluto”. Essi sono considerati sempre come pericolosi, a prescindere dalla concentrazione di sostanze pericolose che contengono, senza alcuna ulteriore specificazione
- i rifiuti caratterizzati da un codice CER privo di asterisco, denominati non pericolosi in “assoluto”. Essi vanno considerati sempre come non pericolosi, a prescindere dalla concentrazione di sostanze pericolose che contengono, senza ulteriore specificazione
- i rifiuti caratterizzati da codici CER speculari (“a specchio”), uno pericoloso ed uno non pericoloso. In questo caso, per stabilire se il rifiuto è pericoloso o meno, devono essere determinate le proprietà di pericolo che esso possiede (indagini previste nel Decreto stesso)
Nel caso in cui le sostanze presenti in un rifiuto non siano note o non siano determinate con le modalità stabilite, le caratteristiche di pericolo non possono essere determinate, pertanto il rifiuto si classifica come pericoloso in applicazione del principio di precauzione.
FONTE: “BibLus-net by ACCA – www.acca.it/biblus-net”
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