Liberalizzazioni, ecco il piano del Governo. Novità per farmacie, RCA e professionisti
Una sforbiciata alle rendite di posizione. Così il Presidente del Consiglio Renzi ha sintetizzato, in conferenza stampa, il contenuto del disegno di legge su mercato e concorrenza approvato dal Consiglio dei Ministri del 20 febbraio scorso. Il provvedimento contiene misure di liberalizzazione riguardanti, tra l’altro, i settori delle assicurazioni, delle comunicazioni, dei fondi pensione, dell’energia elettrica, gas e carburanti, delle banche e delle professioni.
In particolare, il Ddl – che nelle intenzioni dell’esecutivo dovrebbe avere l’effetto di far calare le tariffe e i prezzi e di aprire il mercato a nuovi operatori – prevede, tra l’altro:
- professioni: per gli avvocati, l’obbligo di presentare il preventivo e la possibilità di costituire società multiprofessionali, nonché la possibilità di ingresso di soci di capitali all’interno delle società di avvocati; per i notai, l’eliminazione del divieto di pubblicità, l’allargamento del bacino di competenza dal distretto di Corte d’appello a tutto il territorio regionale, l’eliminazione del reddito minimo di 50 mila euro, la riduzione degli atti per i quali è richiesta l’autentica notarile, che in alcuni casi – si legge nel comunicato diramato da Palazzo Chigi – potrà essere concessa anche da altri soggetti come avvocati e commercialisti (cui sarà consentito di redigere atti per transazioni immobiliari di modesta entità e relative a unità immobiliari non a uso abitativo), l’eliminazione dell’obbligo di atto notarile per la costituzione di Srl con capitale fino a 20 mila euro e l’estensione ad altri atti della possibilità di sostituire il passaggio notarile con la sottoscrizione digitale;
- assicurazioni: obbligo di sconti per l’RC Auto se l’automobilista accetta clausole finalizzate al contenimento dei costi o al contrasto delle frodi (installazione della scatola nera e di rilevatori del tasso alcolemico, ispezioni preventive dei veicoli e risarcimento presso officine convenzionate) e possibilità di recesso dalle polizze accessorie allo scadere della polizza principale;
- fondi pensione: portabilità dei contributi pensionistici dei lavoratori, con l’eliminazione della possibilità di inserire vincoli e condizioni nei contratti di lavoro nazionali, e rimozione del vincolo, per il fondo, di trovare sottoscrittori solo all’interno della categoria professionale di riferimento;
- comunicazioni: eliminazione delle asimmetrie tra accensione del contratto e recesso per pay-tv, telefonia fissa e mobile e Internet, mediante la semplificazione delle procedure di identificazione dei clienti per la migrazione; maggiore trasparenza sulle penali in caso di recesso anticipato dal contratto, penali la cui entità dovrà essere legata ai costi effettivamente sostenuti dall’operatore in caso di promozioni;
- banche: limite ai costi delle chiamate per l’assistenza ai clienti, che non potranno superare le tariffe per l’ordinaria chiamata urbana, e introduzione di strumenti di comparabilità delle offerte di servizi, nonché nuovi meccanismi, mediante un apposito sito Internet, per garantire la trasparenza nella vendita di polizze assicurative accessorie ai contratti di finanziamento e ai mutui.
FONTE: fiscopiu.it