Split payment e appalti: le novità del Decreto Milleproproghe
Premessa – L’approvazione di un emendamento in Commissione Bilancio e Finanze della Camera, nell’iter di conversione del Decreto Milleproroghe, a firma Maibo Marchi (Pd) e Francesco Paolo Sisto (Fi), incrementa fino al 31.12.2015 l’anticipo del prezzo in favore dell’appaltatore dal 10% al 20% dell’importo contrattuale stabilito.
Quadro normativo – Con il Decreto del Fare, D.L. 69/2013 convertito, con modificazioni, dalla Legge 98/2013, si prevedeva per i contratti di appalto relativi a lavori “pubblici”, fino al 31 dicembre 2015, in deroga ai divieti di anticipazione del prezzo, la corresponsione in favore dell’appaltatore di un’anticipazione pari al 10 per cento dell’importo contrattuale.
L’erogazione dell’anticipazione è subordinata alla costituzione di garanzia fideiussoria bancaria o assicurativa di importo pari all’anticipazione maggiorata del tasso di interesse legale applicato al periodo necessario al recupero dell’anticipazione stessa secondo il cronoprogramma dei lavori.
Le stazioni appaltanti erogano all’esecutore, entro quindici giorni dalla data di effettivo inizio dei lavori accertata dal responsabile del procedimento, l’anticipazione sull’importo contrattuale nella misura del 10%.
Il Decreto Milleproroghe – Con il Decreto Milleproroghe, in attesa di approvazione definitiva da parte del Senato, si prevede l’incremento dal 10% al 20% dell’anticipo del prezzo in favore dell’appaltatore dell’importo contrattuale stabilito.
Il legame con lo split payment – In tal caso la volontà del Legislatore è quella di attenuare almeno in parte gli effetti negativi dello Split payment introdotto dalla Legge di Stabilità 2015 (L. 190/2014).
Come abbiamo più volte sottolineato, l’introduzione del meccanismo della scissione dei pagamenti, da un punto di vista finanziario, per le imprese che hanno come committenti prevalentemente enti pubblici, si tradurrà in una sottrazione di disponibilità liquide, sebbene con effetti temporanei.
In altre parole, tali soggetti si troveranno con un costante credito IVA, che certamente potrà causare crisi di liquidità.
Per far fronte a tale situazione, l’art. 8 del D.M. 23.01.2015 ha provveduto a inserire i soggetti in questione tra coloro cui spetta il rimborso IVA in via prioritaria.
Con l’intervento del Decreto Milleproroghe si cerca di intervenire a monte del problema, anticipando ai soggetti che stipulano appalti pubblici un quota del 20% del corrispettivo totale, per prevenire i problemi finanziari delle imprese.
FONTE: fiscal-focus.info