Comunicazione annuale dati IVA: Modello invariato rispetto a quello utilizzato per il precedente periodo d’imposta
La Comunicazione annuale dei dati Iva deve essere presentata con il modello approvato dal Provvedimento del Direttore dell’Agenzia delle Entrate del 17 gennaio 2011, Protocollo n. 4275/11.
Con il Provvedimento n. 4777 del 15.01.2015 sono state approvate le istruzioni per la compilazione del modello di comunicazione annuale dati IVA. Tali istruzioni sostituiscono quelle approvate con provvedimento del 15 gennaio 2014 e devono essere utilizzate per l’adempimento relativo all’anno d’imposta 2014.
Novità – L’aggiornamento delle istruzioni si è reso necessario per adeguarle al decreto ministeriale del 17 giugno 2014, che ha introdotto le nuove disposizioni in materia di assolvimento degli obblighi fiscali relativi ai documenti informatici, in sostituzione di quelle contenute nel precedente decreto del 23 gennaio 2004. Da qui la necessità di adeguare alla nuova normativa anche le istruzioni di compilazione del modello di comunicazione annuale dati Iva, ove viene infatti precisato che «la conservazione dei documenti informatici rilevanti ai fini delle disposizioni tributarie deve avvenire nel rispetto di quanto previsto dal decreto del 17 giugno 2014 del ministero dell’economia e delle finanze».
Il modello – Il modello di “Comunicazione annuale dati Iva 2015” è identico a quello utilizzato nel 2014 per l’anno d’imposta 2013.
Il modello è composto da 3 Sezioni:
- sezione I: dati anagrafici e relativi all’attività IVA;
- sezione II: dati relativi alle operazioni effettuate;
- sezione III: determinazione dell’IVA dovuta o a credito.
Nella Sezione I vanno riportati:
- i dati del contribuente;
- l’anno d’imposta (2014);
- il codice attività, desunto dalla Tabella ATECO 2007.
Particolare attenzione va posta nell’inserimento del codice attività in caso di svolgimento di più attività. In tale caso infatti andrà indicato il codice dell’attività prevalente, che ha realizzato un maggior volume d’affari nel periodo d’imposta.
Nella Sezione II vanno riportati i dati relativi alle operazioni effettuate nel 2014, annotate nei registri IVA (fatture emesse/corrispettivi o acquisti).
La Sezione II si compone:
• del rigo CD1, per le operazioni attive; nel campo 1 di tale rigo va riportato il totale delle operazioni attive effettuate nel 2014 (operazioni imponibili, non imponibili, esenti, ad aliquota zero, ecc.) al netto dell’IVA, rilevanti agli effetti dell’IVA: cioè operazioni imponibili, non imponibili, esenti e ad aliquota “zero” annotate nel registro delle fatture emesse o in quello dei corrispettivi o, comunque, soggette a registrazione, a esclusione di quelle esenti effettuate dai soggetti che si sono avvalsi della dispensa dagli adempimenti di cui all’art. 36-bis.
- NON devono essere comprese tra le operazioni attive gli acquisti intracomunitari annotati anche nel registro delle fatture emesse;
- i successivi campi del rigo CD1 (da 2 a 5) comprendono operazioni già indicate nel campo 1 e si riferiscono rispettivamente a operazioni non imponibili, operazioni esenti, cessioni intracomunitarie e cessioni di beni strumentali;
• del rigo CD2, per le operazioni passive; nel campo 1 di tale rigo è necessario indicare l’ammontare complessivo, al netto dell’IVA, delle operazioni passive all’interno, intracomunitarie e di importazione effettuate nel corso dell’anno 2014, comprese quelle ad esigibilità differita, rilevanti agli effetti dell’IVA: cioè operazioni imponibili, non imponibili, esenti. I successivi campi del rigo CD2 (da 2 a 5) comprendono operazioni già indicate nel campo 1 e si riferiscono rispettivamente ad acquisti non imponibili, acquisti esenti, acquisti intracomunitari e acquisti di beni strumentali;
• del rigo CD3, per le importazioni senza pagamento dell’IVA in Dogana.
Nella sezione III del modello di comunicazione dei dati IVA va indicata:
• l’IVA esigibile (CD4), relativa alle operazioni effettuate nel 2014, per le quali si è verificata l’esigibilità, ovvero relativa ad operazioni effettuate in anni precedenti per le quali l’imposta è diventata esigibile nel 2014;
• l’IVA detratta (CD5), relativa agli acquisti registrati nel 2014 per i quali è stato esercitato il diritto alla detrazione.
La differenza i due righi determina l’IVA a debito o a credito da indicare a rigo CD6.
Nel compilare la sezione III non deve tenersi conto di eventuali operazioni di rettifica e di conguaglio. Pertanto, il saldo a debito o a credito di cui al rigo CD6 non è confrontabile con quello risultante dalla dichiarazione annuale.
FONTE: fiscal-focus.info