IMU terreni montani: arriva la proroga! Il pagamento slitta al 26 Gennaio 2015
E’ arrivata la tanto attesa proroga dei termini di pagamento dell’IMU sui terreni agricoli montani.
Dopo qualche tentennamento, dovuto alla difficoltà di individuare risorse alternative per coprire la perdita di gettito nel 2014 di 350 milioni di euro, nella riunione del Consiglio dei Ministri di ieri sera è stato approvato il Decreto Legge che prevede uno slittamento dal 16 dicembre 2014 al 26 gennaio 2015 del termini di versamento dell’Imu sui terreni agricoli montani.
Le disposizioni contenute nel Decreto Legge dovrebbero essere inserite in un emendamento da inserire nella Legge di Stabilità 2015, in modo da rendere non necessaria la conversione del DL.
Ad un giorno lavorativo dalla scadenza, dunque, viene differito il versamento dell’Imu 2014 sui terreni agricoli montani al 26.01.2015, ma non fino a giugno 2015, come avevamo auspicato. La nuova data da tener presente, quindi, per i possessori di terreni ubicati in comuni considerati montani, sarà il 26 gennaio 2015.
Nel comunicato stampa diffuso da Palazzo Chigi si legge “La norma proposta è diretta ad evitare che i contribuenti siano tenuti a versare l’imposta sulla base di aliquote troppo elevate. È comunque salvaguardata l’applicazione di aliquote deliberate con specifico riferimento ai terreni agricoli. Allo stesso tempo, con la norma proposta, i Comuni accertano convenzionalmente nel bilancio 2014 gli importi a titolo di maggior gettito IMU derivante dalla revisione dei terreni agricoli montani, a fronte della corrispondente riduzione del Fondo di Solidarietà Comunale (FSC) 2014”.
In sostanza, la perdita di gettito derivante dallo slittamento dal 16 dicembre 2014 al 26 gennaio 2015 del termini di versamento dell’Imu sui terreni agricoli montani, viene comunque coperta con la riduzione dei finanziamenti ai Comuni.
Nulla viene detto sulla revisione dei criteri di esenzione. La speranza è che la proroga serva soprattutto in tal senso.. Allo stato attuale si prevede l’esenzione a favore dei terreni ubicati in comuni la cui altitudine supera i 600 metri; mentre per i comuni la cui altitudine si colloca nell’intervallo compreso tra i 281 e i 600 metri, l’esenzione è riservata ai soli possessori con qualifica di coltivatori diretti e imprenditori agricoli professionali. Poi fino a 280 metri vi è l’assoggettamento ad IMU generalizzato e riguarda tutte le varie tipologie di possessori.
Nello stesso Decreto, viene, inoltre previsto:
• il rifinanziamento per l’anno 2014 per un importo di 56 milioni di euro del Fondo per le emergenze nazionali;
• l’autorizzazione di una spesa di 64,1 milioni di euro per l’assegnazione al Ministro dell’Istruzione, dell’università e della ricerca dei fondi per il pagamento delle supplenze brevi per l’anno 2014 prevedendo al contempo un monitoraggio per questo tipo di supplenze.
Infine, viene disattivata la clausola di salvaguardia prevista nel d.l. 66 del 2014 che prevedeva l’aumento di accise nel caso il gettito IVA derivante dal pagamento dei debiti arretrati delle Pubbliche Amministrazioni risultasse inferiore alle previsioni. Il minor gettito IVA viene compensato utilizzando accantonamenti che la Legge di Stabilità per il 2014 prevedeva a favore della Pubblica Amministrazione.
FONTE: fiscal-focus.info
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