Nuovo modello ISEE 2015: ecco le novità
Con la Pubblicazione in Gazzetta Ufficiale entrerà in vigore il nuovo modello ISEE 2015 che vedrà riportare una più ampia classificazione dei redditi della famiglia, estendendo l’autocertificazione ai redditi tassati con regimi sostitutivi e ai redditi e trasferimenti non tassati.
Con il nuovo Indicatore della Situazione Economica Equivalente si darà maggiore importanza al nucleo familiare e alla presenza di eventuali figli disabili. Obiettivo delle modifiche è quello di migliorare l’imparzialità a favore delle famiglie che contano più membri e quelle più disagiate. Al fine di evitare quindi false dichiarazioni, si cercherà di ridurre il più possibile le autocertificazioni.
In sostanza invece di rivolgersi ad un CAF o all’INPS fornendo i propri dati autocertificati, il contribuente riceverà l’ISEE precompilato con le informazioni ricavate facendo accesso alla banca dati dell’Anagrafe Tributaria. È previsto anche un eventuale invio dell’ISEE ai centri che lo richiedono come Università, Comuni e scuole direttamente da parte dei CAF.
L’iter della nuova modulistica – Il garante della privacy ha dato il via libera alla nuova modulistica. Il modello che si compone di 70 pagine è suddiviso in 6 tipologie e riporterà novità su calcolo, detrazioni, immobili di proprietà e patrimonio mobiliare.
A breve dovrebbero essere divulgati dal Ministero i nuovi modelli per la compilazione, con delle novità sostanziali, una tra le più importanti riguarda proprio il rilascio della certificazione.
Lo scopo è di limitare il più possibile i dati “autodichiarati” dai contribuenti. Infatti il richiedente, una volta presentati i dati autocertificati, dovrà attendere 10 giorni entro i quali l’Inps controllerà e completerà il modello con le informazioni in suo possesso, quali redditi e trattamenti previdenziali e assistenziali.
Il contribuente potrà successivamente integrare il modello compilando e sottoscrivendo un modello integrativo con la rettifica dei dati e allegando i documenti a controprova di quanto evidenziato.
Se poi Amministrazione finanziaria e Inps rimangono discordanti, i dati che verranno riportati nel modello saranno quelli derivanti da Anagrafe tributaria e dall’Ente previdenziale.
I nominativi dei dichiaranti, per cui permangano discordanze, sono comunque comunicati alla Guardia di Finanza per la programmazione delle verifiche.
Nel nuovo modello saranno inserite:
– NUOVE COMPONENTI REDDITUALI: verranno considerati non solo i redditi soggetti a Irpef, ma anche i redditi esenti da imposta, gli assegni per il mantenimento dei figli e gli affitti su cui si paga la cedolare;
– NUOVO VALORE DEGLI IMMOBILI DI PROPRIETÀ: il valore degli immobili di proprietà si incrementerà del 60% perché non si baserà più sull’indicatore ICI, ma sarà calcolato in base al valore imponibile IMU;
– MAGGIORE CONTROLLO A RISPARMI ED INVESTIMENTI: il nuovo modello comprenderà depositi, conti correnti, titoli di Stato, fondi e azioni, in quanto l’Amministrazione finanziaria potrà accedere direttamente ai dati della giacenza media dei conti correnti dei contribuenti;
– NUOVE DETRAZIONI: i redditi di lavoro dipendente o da pensione saranno assoggettati ad una nuova detrazione pari al 20% e il patrimonio mobiliare vedrà scendere la detrazione da 15.493 euro a 6.000 euro.