Osservatorio sulle partite IVA. A Luglio, la tendenza è al rialzo
A far registrare l’incremento soprattutto le società di capitali. Per quanto riguarda la distribuzione territoriale, in salita Calabria, Campania e Abruzzo.
Guadagnano un +1,1% le partite Iva aperte nello scorso mese di luglio rispetto alle new entry registrate nello stesso mese dello scorso anno. Il dato emerge dalla sintesi mensile elaborata dall’Osservatorio del Mef e pubblicata sul sito del Dipartimento delle finanze, effettuata per natura giuridica, territoriale, settore produttivo e dati anagrafici.
Il segnale è positivo anche se confrontiamo il risultato ai dati di giugno.
La sintesi che fotografa l’andamento in base alla natura giuridica delle nuove attività, conferma, in pratica, i numeri già evidenziati nel precedente rapporto, e assegna il 70% del dato generale alle persone fisiche, il 23% alle società di capitali, il 6% alle società di persone, ai “non residenti” e alle “altre forme giuridiche” è assegnato il rimanente un per cento.
A determinare il vantaggio complessivo sul luglio 2013, sono le società di capitali che portano a casa un +16,7%; giù, invece, le altre forme giuridiche: le società di persone perdono il 7,9% e le persone fisiche il 2,3 per cento.
Invariate le postazioni sul podio della ripartizione territoriale: il Nord, con il 42,1% del totale delle nuove aperture, mantiene il primo posto, seguono Sud e Isole (34,7%), mentre il Centro si posiziona sull’ultimo gradino (23,2%).
A distanza di un anno, quanto a incrementi, primeggiano, in primo luogo, Calabria (+13,5%), Campania (+10,5%) e Abruzzo (+9,3%). Viceversa, la sintesi di luglio rileva che rispetto al 2013 perdono punti soprattutto la Val d’Aosta (-24,7%) e le province autonome di Bolzano (-19%) e Trento (-8%).
Il commercio, con il 24% delle nuove partite Iva complessivamente richieste a luglio, mantiene saldamente il primo posto della classifica per settore produttivo, il 12,8% spetta alle attività professionali, fanalino di coda il comparto costruzioni con il 9,2 per cento.
All’interno di quest’ultima ripartizione, significativo l’aumento nella sanità con un +44%, salgono anche le new entry che operano nella comunicazione (+5,4%) e nella ristorazione (+4,9%). In discesa, invece, le attività finanziarie (-26%), artistiche (-9,4%) e il settore agricolo (-7,9%).
Nessuna sorpresa per la distribuzione relativa alle persone fisiche che fa registrare ancora gli uomini in pole position con il 63,8% del dato complessivo.
Riguardo all’età, il 50,1% delle nuove attività sono state intraprese dai giovani fino a 35 anni e il 33,6% da persone tra i 36 i 50 anni.
La flessione, rispetto al 2013, ha coinvolto soprattutto i soggetti più anziani.
Infine, l’Osservatorio evidenzia che il 26,4% dei nuovi contribuenti Iva, a luglio, ha scelto il regime fiscale di vantaggio per l’imprenditoria giovanile e lavoratori in mobilità, che limita, per cinque anni, l’imposta dovuta al 5% degli utili dichiarati, esonerando i contribuenti interessati dal pagamento di Iva e Irap.
FONTE: fiscooggi.it
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