Istat: Unimpresa, calo fiducia conferma timori pmi su ripresa fragile
“Il calo della fiducia registrato a luglio da parte di aziende e famiglie conferma i timori delle pmi italiane sulla ripresa dell’economia che resta fragile”. Così il presidente di Unimpresa, Paolo Longobardi, commenta i dati Istat diffusi oggi. Secondo un sondaggio realizzato dal Centro studi di Unimpresa, per 4 piccole, medie imprese su 5 la ripresa dell’economia italiana è fragile. I segnali positivi che vengono rilevati da alcuni indicatori non consentono alle aziende italiane di guardare con fiducia al futuro e la prospettive di rilancio non sono stabili. Per l’81% delle micro, piccole e medie imprese del Paese anche il 2015 resta pieno di ombre. Sono diversi i motivi che mettono in ansia gli imprenditori del nostro Paese: problemi con le banche per la concessione di credito, difficoltà nel rispettare scadenze e adempimenti fiscali, ritardi dei pagamenti della pubblica amministrazione, mancati incassi da clienti privati, impossibilità di pianificare investimenti. Un mix di fattori che fa prevedere un secondo semestre 2015 assai complesso per l’economia italiana con le prospettive di ripresa stabile e crescita del prodotto interno lordo ridotte al lumicino.
Secondo i risultati della “consultazione”, dunque, nei prossimi mesi non è esclusa una nuova tornata di dissesti finanziari, stati di crisi o addirittura fallimenti e altre procedure concorsuali. Una previsione decisamente cupa che viene registrata nell’81,4% delle risposte ai questionari. La recessione economica più dura del previsto registrata negli scorsi anni e l’assenza di prospettive stabili di rilancio rendono il quadro ancora cupo, stando alle indicazioni fornite dalle aziende. Il sondaggio è stato condotto fra le 122mila aziende associate sulla base dei risultati del primo semestre 2015: quadro incerto, dunque, per oltre 99mila imprese.
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